ESPOSTO: COMPLETAMENTO CIRCONVALLAZIONE PROVINCIALE
NEL TERRITORIO DI VEGLIE (LE) - ASS. A. CASCIONE

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a cura di: Veglieonline.it, marzo 2003 * "Amministrazione" - CRONOLOGIA CIRCONVALLAZIONE

 

Mitt. Sig. CASCIONE Antonio
Via Nazioni Unite,
73010 VEGLIE LE

Veglie, 26.08.03

Ill.mo S.E. Il Prefetto ‑LECCE
Ill.mo Sig. Procuratore Generale Corte dei Conti ‑ROMA
Ill.mo Sig. Procuratore della Repubblica ‑LECCE
Ill.mo Sig. Presidente della Provincia di ‑LECCE
Ill.mo Sig. Sindaco del Comune di ‑VEGLIE
Ill.mo Sig. Presidente Consiglio Comunale di ‑VEGLIE
Ai Sigg. Componenti Consiglio Comunale di ‑VEGLIE

e, per conoscenza

Ill.mo Sig. Direttore dell'emittente televisiva CANALE 5 ‑Striscia la Notizia
Ill.mo Sig. Direttore dell'emittente televisiva TELERAMA
Ill.mo Sig. Direttore dell'emittente televisiva CANALE 8
Ill.mo Sig. Direttore dell'emittente televisiva TELENORBA
Affi.mo.Sig. Direttore del NUOVO QUOTIDIANO
Ill.mo Sig. Direttore della GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

ESPOSTO: COMPLETAMENTO CIRCONVALLAZIONE PROVINCIALE NEL TERRITORIO DI VEGLIE (LE)

lo sottoscritto CASCIONE Antonio, Assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Veglie, con riferimento alle problematiche riguardanti il completamento della circonvallazione, e più precisamente il tratto che congiunge le provinciali Salice‑San Pancrazio (Monteruga) sento le necessità di esprimere alcune riflessioni, anche alla luce dei fatti di ordine pubblico verificatisi nei giorni scorsi presso la sede Municipale (dimostrazione dipendenti della ditta Panarese).
Non mi sembra logico e dettato dal buon senso, che l'Amministrazione Provinciale persista nel proposito di voler completare la circonvallazione realizzando un "PONTE" su una CAVA IN ATTIVITA'. E' assurdo! E' contro ogni principio di buona amministrazione assumere la precisa volontà di realizzare una costosissima opera pubblica (un ponte), disconoscendo il reale contesto territoriale.
Viviamo in un territorio ‑quello salentino‑ praticamente pianeggiante.
E' veramente paradossale, pensare che chi gestisce i pubblici danari si preoccupi di fare un ponte costosissimo (milioni di euro), quando a pochi metri ( e per pochi metri) è possibile semplicemente deviare il tracciato.

Un tracciato sin dall'origine sbagliato.

Nell'Italia dei paradossi ‑certo‑ tutto è possibile.

E' possibile che pur di evitare di affrontare un problema lo si consideri inesistente.
Il problema c'è e va risolto.
Non è solo un problema occupazionale. 

Certo, la tutela dei posti di lavoro dovrebbe essere un aspetto primario della vicenda, di cui dovremmo farci carico tutti, senza distinzione di colore e fede politica. Forse ‑ per qualcuno non è un problema "togliere il pane quotidiano" a quindici famiglie. E' meglio realizzare un ponte megagalattico su una cava in esercizio; o è meglio spostare di pochi metri il tracciato salvaguardando l'occupazione (questo sì è un problema) salvando quindici famiglie, magari evitando qualche gesto inconsulto da parte dì chi ha già tentato di togliersi la vita.
Sì ma ‑direbbe qualcuno‑ i procedimenti amministrativi devono seguire il proprio corso.
Ma ‑dico io‑ non c'è solo la legittimità formale degli atti.
C'è ‑anche e soprattutto‑ l'opportunità, la convenienza e la buona azione amministrativa.
Non può essere buona azione amministrativa quella di sperperare pubblici danari.
Piuttosto che spendere miliardi di vecchie lire per fare un ponte. Si potrebbe deviare il tracciato, risparmiando e destinando le risorse pubbliche, magari per potenziare la sicurezza della circonvallazione teatro di numerosi incidenti stradali. Tra cui uno mortale.
Tutto quanto premesso,

chiedo

che gli Illustrissimi organi destinatari della presente, si‑occupino ‑ ognuno per la parte di propria competenza  della vicenda valutando se gli atti procedimentali in itinere siano pienamente legali, legittimi sotto tutti i profili, e se non sia il caso di annullare le procedure in corso per evitare sperpero di danaro pubblico.

Occorre veramente chiarire se si devono spendere "milioni di euro" per realizzare OPERE PERICOLOSE (un ponte su una cava in cui viene usato MATERIALE ESPLOSIVO), quando invece non sarebbe logico e semplice deviare il tracciato su zone agricole inedificate coltivate ad olivo.

Riflettiamo un po' tutti!

                                                                                      CASCIONE Antonio
                                                                                      Assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Veglie
                                                                                                           (segue firma autografa)

Allego foto dello ‑Stato dei Luoghi.